Genova - Alla presentazione del nuovo sito del Genoa, tra i vari calciatori rossoblù presenti, c’era anche Andrej Galabinov. Una vera e propria arma in più per il gioco di Ballardini, che ha dimostrato riservargli spesso e volentieri fiducia: «Per me è sempre un onore scendere in campo con la maglia del Genoa, sono molto contento della mia prestazione all’Olimpico e di quella della squadra».
Una vittoria, quella con la Lazio, che ha allontanato i rossoblù dalla zona calda della classifica. «Ci siamo staccati abbastanza dalla zona pericolosa – ammette Galabinov - , ma non dobbiamo commettere l’errore di stare tranquilli. Dobbiamo scendere in campo sempre con questa cattiveria e questa determinazione».
Determinazione che il Genoa dovrà mettere in campo a partire da domenica al Bentegodi. «Con il Chievo sarà ancora più difficile che con la Lazio. Io titolare? Il mister fa le proprie scelte. Io devo pensare solo a dare il massimo per me e per i miei compagni».
Il centravanti conferma l’interesse di altre società nel mese di gennaio. «Ci sono state diverse richieste, ma il mio obiettivo è sempre stato di rimanere a Genova». Un’occasione, quella in rossoblù, che Galabinov non voleva di certo sprecare. «Ho perso qualche anno per arrivare in serie A. Ci sono arrivato a 29 anni e la gavetta che ho fatto è stata importantissima. Mi consente di calcare qualsiasi tipo di campo e di terreno con l'esperienza giusta».
Una battuta, infine, sul feeling con Pandev. Negli occhi dei tifosi rossoblù è ancora viva la sponda che il bulgaro ha servito al numero diciannove rossoblù per il momentaneo vantaggio con i biancocelesti: «C’è intesa con tutti i calciatori. Pandev è un calciatore che non ha bisogno di presentazioni, inutile dire che con lui c’è un ottima intesa».